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venerdì 19 dicembre 2014

Commissione prefettizia a Mazzarrà Sant'Andrea

Nel 2009 è stato sciolto per condizionamento mafioso il vicino comune di Furnari, qualche anno prima (2005) era stato sciolto per lo stesso motivo quello di Terme Vigliatore, anche Barcellona Pozzo di Gotto è arrivata vicina al drastico provvedimento, nonostante le risultanze di ben due commissioni prefettizie d’inchiesta.
Adesso è la volta di Mazzarrà Sant’Andrea, come aveva già chiesto la Commissione nazionale antimafia in missione a Messina lo scorso ottobre. Il Ministro dell’Interno ha delegato il Prefetto di Messina Stefano Trotta a esercitare i poteri di accesso di cui all’art. 143 del Testo Unico Enti Locali al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea al fine di accertare eventuali tentativi di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso all’interno dell’apparato politico e amministrativo dell’Ente. Il rappresentante del governo ha quindi immediatamente nominato la Commissione d’indagine nelle persone del Dirigente dell’Area II della Prefettura, dott. Carmelo Musolino (componente della Commissione straordinaria che resse le sorti del comune di Furnari dopo lo scioglimento), del Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona Pozzo di Gotto, vicequestore Mario Ceraolo (che ha catturato il super latitante Filippo Barresi), del comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina, Tenente Colonnello Nicola Roberto Lerario e del comandante del GICO del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, Tenente Colonnello Jonathan Pace. Entro tre mesi, salvo richiesta di supplemento d’indagine, la commissione relazionerà il Prefetto, spiegando se ha trovato o meno atti, deliberativi o di indirizzo, che potrebbero essere stati condizionati dalla cosca locale, il clan dei “Mazzarroti”, articolazione della famiglia dei “Barcellonesi”. La Commissione si esprimerà anche sui requisiti dei soggetti che lavorano in amministrazione e i componenti degli organi politici.

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